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Dieta? Non occorre, arrivano i cibi brucia grassi

E’ arrivato il momento di dire addio per sempre alle solite diete restrittive. Al posto di mangiare meno per poter riuscire a perdere peso, sappiate che basterebbe mangiare più alimenti che posseggono l’abilità di stimolare il vostro metabolismo e, quindi, bruciare calorie più in fretta.

Che siate vegetariani, vegani o non seguiate un piano alimentare specifico, potete sempre decidere di arricchire ed incorporare nella vostra dieta alimenti brucia grassi in grado di favorire la digestione ed aumentare il senso di sazietà. Tutti i tipi di cibo possono favorire il metabolismo, ma ce ne sono alcuni che hanno maggiore impatto di altri. Di seguito troverete una lista di alimenti che favoriscono la perdita di peso, assicuratevi di segnarli sulla prossima lista della spesa

Tra gli alimenti più consigliati per uno stile di vita sano: il salmone, una fonte proteica, rinforza e tonifica i muscoli, e grazie all’altissimo contenuto di omega 3, rimane il perfetto alleato per il nostro cervello. Le uova che offrono il perfetto mix di proteine e grassi, utilissime per ridurre la voglia di cibo e controllare l’appetito. Le Ostriche Alimento povero di grassi, contengono molta vitamina B che stimola il metabolismo. Cioccolato fondente, grazie alla presenza di antiossidanti, catechine e caffeina, quello con cacao minimo 80% aiuta a dimagrire più in fretta e a bruciare più grassi. Frutti di bosco, un altro alimento brucia grassi per antonomasia. L’apporto di fibra contenuto nei frutti di bosco può risultare molto saziante in poche calorie.

E ancora:Il caffè, nonostante si pensi sia poco salutare, durante gli ultimi anni le funzioni del caffè sono state parecchio rivalutate, da quella atta a velocizzare il metabolismo fino a quella utile per ridurre i sintomi dell’Alzheimer. Tè verde, oltre ad essere una perfetta fonte di antiossidanti, è un ottimo alleato per aumentare il metabolismo, bruciare i grassi più velocemente e ridurre la cellulite. Proseguiamo con gli asparagi, posseggono ottime proprietà diuretiche che aiutano a depurare il nostro organismo eliminandone le tossine. Il sedano è rinomato per essere un alimento a calorie negative, il che significa che quelle che l’organismo impiega per digerirlo sono più di quelle introdotte mangiandolo.

Infine, l’aceto di miele, è ciò che generalmente si definirebbe il classico “rimedio della nonna”. Secondo gli esperti, i benefici sono molteplici: assumerne un po’ prima dei pasti aiuta a sopprimere l’appetito e rallentare la velocità con la quale il cibo lascia il nostro apparato digerente, il che porta ad un aumento del senso di pienezza e soprattutto ad un abbassamento sia dello zucchero nel sangue che dei livelli di insulina.

gelato

Gelati speciali: nasce a Genova un gelato per i malati di Crohn

Ciò che noi oggi intendiamo con il termine gelato, è completamente diverso dal “prodotto gelato” dell’antichità. Il gelato del passato era semplicemente un aggettivo che accompagnava alcune bevande o alimenti che venivano consumati in epoca antica, mescolati a neve o ghiaccio: la frutta, il vino, il latte fermentato ed altri alimenti. La pratica di raffreddare gli alimenti era comune in molte culture, da quella cinese a quella araba e anche tra gli antichi Romani. Il gelato dalle origini ad oggi ha fatto molta strada, cambiando in forme e gusti fino ad arrivare a gelati speciali per persone affette da malattie, che dovevano in passato rinunciare a questa prelibatezza ma che oggi non dovranno più privarsene, grazie ad un giovane inventore.

Ed ecco che arriva un gelato per le persone affette dal morbo di Crohn, patologia infiammatoria dell’intestino. L’idea è di un ragazzo di 15 anni, Diego Costi, che alcuni mesi fa ha scoperto di avere questo morbo. Il suo percorso di cura è passato non solo attraverso i farmaci, ma anche attraverso l’elaborazione di un progetto per la creazione di un gelato ad hoc adatto alle persone affette dall’infiammazione intestinale. Si tratta di un gelato al gusto di mango che è stato presentato al salone Orientamenti di Genova, dedicato alla formazione. “Un grande esempio di forza e tenacia e una bellissima iniziativa”, sottolinea l’assessore regionale alla Salute Sonia Viale. Il gelato ha avuto la validazione scientifica dell’Istituto Gaslini in questo modo anche chi è affetto da questa patologia può gustare un buonissimo gelato, al gusto di mango”.

Un’ altro gelato speciale, meno recente,  riguardante il benessere e la salute generica, è il gelato chiamato Powellnux “gelato della salute”. Questo gelato avrebbe dei benefici per quanto riguarda il nostro cuore, con all’interno alimenti ricchi di antiossidanti , tra cui diversi frutti rossi quali melograno, goji, mirtilli. Tuttavia molti cibi, da quando sono raccolti a quando raggiungono la nostra tavola, perdono le loro proprietà. Gli alimenti che conservano meglio queste sostanze sono invece la frutta secca, le fave di cacao e il tè verde, in particolare a temperature basse e controllate. Un gelato con questi ingredienti diventa allora il più la a,adatto a una dieta sana.

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Tre famosi chef di New York a lezione di pesto e focaccia

Da giovedì 14 a domenica 17 novembre, tre tra i più famosi chef italiani d’America, tutti residenti a New York, saranno a Genova per conoscere i segreti delle eccellenze alimentari genovesi per poterle poi promuovere a New York, anche grazie alle riprese televisive che verranno realizzate durante la loro permanenza nella nostra città. Roberto Caporuscio, Angelo Competiello e Cesare Casella sono i nomi di spicco della ristorazione italiana a New York.

L’idea di questa collaborazione è nata e ha preso forma durante la visita a New York della delegazione genovese per il Columbus Day. Laura Gaggero assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale, dichiara:” Abbiamo riscontrato un forte interesse per tutto ciò che riguarda la cultura italiana del mangiar bene, e la cucina ligure si presta benissimo a rappresentare il punto d’incontro tra la tradizione e l’innovazione, che è ciò che i tre chef nostri ospiti esprimono. Ci piace molto il loro modo, intelligente e simpatico, di utilizzare i media, soprattutto i social, per far conoscere la cucina italiana. Per questo vorremmo che questo incontro ci aiutasse a diffondere in America non solo l’immagine dei prodotti tipici della nostra cucina, ma soprattutto quella di una città che possa interessare, incuriosire e attrarre il pubblico dei food lovers internazionali, settore di mercato turistico molto interessante e in continua crescita”.

Prosegue l’assessore alla Cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo:”Le celebrazioni Colombiane a New York hanno costituito una grande occasione di promozione delle eccellenze di Genova e della Liguria. I nostri prodotti tipici, come il pesto e la focaccia, sono uno straordinario volano non solo economico e turistico ma anche culturale, sono il legame con il territorio, fanno parte delle tradizioni che vengono tramandate di generazione in generazione. Per questo la Regione è impegnata per promuovere il pesto e le materie prime che sono alla base della sua preparazione, sostenendo anche la sua candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. La presenza e l’interesse dei tre chef che arriveranno a Genova è la prova delle potenzialità internazionali di questi tesori di Liguria”.

Il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio aggiunge:“Genova sta diventando una destinazione sempre più conosciuta a livello internazionale anche per merito della sua cucina, dei suoi prodotti di grande qualità e della creatività dei suoi cuochi”.

Conclude poi Gianni Berrino, l’assessore regionale alla Promozione turistica e Marketing territoriale :“Il fatto che tre grandi chef italiani residenti in America di fama internazionale vedano coi loro occhi le coltivazioni delle materie prime e si cimentino nella preparazione dei prodotti che rendono famosa la Liguria nel mondo, ci rende particolarmente orgogliosi. Grazie a questa visita il pesto e la focaccia troveranno maggiormente spazio nei menu dei ristoranti della Grande Mela. E, grazie a ciò, sono certo che saranno sempre di più i turisti americani intenzionati a soggiornare da noi perché attratti anche dai nostri prodotti enogastronomici”.

Gli incontri si terranno in diversi luoghi e con diversi programmi: giovedì 14 novembre, gli chef prepareranno alcune ricette a base di pesto presso “le serre di Prà”, venerdì 15 saranno invece ospiti del MOG (Mercato Orientale di Genova), a partire dalle ore 9 verrà loro insegnata la preparazione della focaccia genovese. Nel pomeriggio, alle ore 16.45, saranno a palazzo Tursi per un incontro ufficiale con il Sindaco Marco Bucci, per poi spostarsi, alle ore 17, nelle cucine storiche di Palazzo Spinola, uno dei palazzi dei Rolli patrimonio UNESCO, dove assisteranno a una dimostrazione di pesto al mortaio. La giornata di sabato 16 novembre comincerà, invece, alle ore 10, con la visita guidata delle più belle botteghe storiche della città. Nel pomeriggio i tre chef prenderanno parte a un laboratorio di focaccia al formaggio, nuovamente al MOG.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Muffa nel cibo, non tutti gli alimenti possono essere salvati

La muffa che si crea sugli alimenti, talvolta, è un segnale di deterioramento di quest’ultimi. Spesso per il dispiacere di non buttare il cibo, si elimina la parte ammuffita cercando di salvare quella che consideriamo ancora utilizzabile. Tale comportamento in certi casi è considerato sconsigliato, poichè, l’alimento potrebbe essere già completamente degradato, con il rischio di intossicare reni, fegato, centri nervosi ed essere addirittura cancerogeno, soprattutto per quanto riguarda determinati tipi di muffa come ad esempio, le micotossine, che rientrano tra le più pericolose.

Alcuni cibi

Dunque è opportuno non consumare questi cibi deteriorati, specialmente in alcuni casi, i quali: il pane che va sempre buttato per intero, succhi di frutta, frutta, escluse le mele, verdure, frutta secca, spezie, carne e pesce. In molti casi, occorre disinfettare contenitori e dispense per evitare la diffusione in altri prodotti. Mentre per quanto riguarda i formaggi, se si parla di stagionati, si possono recuperare in parte, ed anche le confetture.

CCREA

CCREA, nuova accademia per professionisti del food in terra ligure

Ha preso vita il progetto di un’accademia culturale che dia la possibilità di accedere a corsi di formazione, viaggi studio, eventi, show cooking. In questo progetto verranno pianificate tutte le azioni necessarie allo sviluppo e al mantenimento della tradizione enogastronomica ligure ed italiana in generale.

La presentazione di CCREA è avvenuta lo scorso 15 ottobre presso il Ristorante Rocco e i suoi Fratelli di Rapallo. Dall’amore per la cucina di 5 amici: Claudio Fortuna, Rocco Costanzo, Emanuele Revello, Andrea Zino e Corrado corti; grazie alle loro esperienze e competenze, nasce CCREA al fine di aiutare la crescita della professionalità nel mondo del food che fa da protagonista nella nostra quotidianità.

Dal mese di ottobre inizieranno i corsi di formazione. Il primo sarà, “La cucina mediterranea d’autore e moderne tecniche di food design“. I propositi e le parole dei fondatori di questa novità sono piene di entusiasmo, così ci racconta Emanuele Revello:”Il sogno è quello di portare grandi Chef e Maitre di sala qui nel Tigullio per offrire sapere e formazione accessibile. Dopo alcune esperienze pilota, abbiamo dato vita a questa nostra creatura per cercare di colmare un vuoto che sentivamo nel settore”.

“Coniugare presente, passato e futuro per tutti quelli che vogliono stare al passo coi tempi, senza dimenticare da dove veniamo”. Riassume così, lo Chef Corrado Corti.

Eclettico imprenditore nel settore della ristorazione locale, già Maitre di sala e Sommelier in grandi hotel 5 stelle, con un recente passato televisivo, Rocco Costanzo afferma: “Crescere, imparare infinitamente, scambiarsi idee e il confronto quale base per trovare soluzioni e migliorare”.

Aggiunge poi Chef Claudio Fortuna: “Formazione al giorno di oggi significa assorbire tante altre conoscenze, da ogni fonte possibile, senza pensare di essere mai arrivati, ma con il desidero ardente di stare al passo coi tempi; CCREA è l’occasione giusta, ci troviamo nel posto giusto al momento giusto!”.

Chiude Andrea Zino, maestro pasticcere,”La pasticceria è un po’ una galera, ma dove la creatività, la fantasia, la passione danno vita a magiche creazioni, di gusto”.