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Solitamente le ricette non hanno una data né un luogo di nascita preciso, sono il frutto di mescolanze, contaminazioni, invenzioni casuali e quasi sempre anonime. Ogni tanto, però, c’è qualche eccezione. Come per i penchi, la pasta umbra protagonista della ricetta odierna.

Narra la leggenda, che va in questo caso a braccetto con la storia, che alla fine del XV secolo e più precisamente nel 1494, i capitani Paolo e Camillo Vitelli invasero la città umbra di Monteleone per ‘liberare la strada’ al Re di Francia Carlo VIII partito alla conquista del Regno di Napoli. Giunti affamati al castello di Vetranola, chiesero un lauto pasto ma gli abitanti di Monteleone, per convincere gli invasori ad andarsene, decisero di preparare un piatto talmente povero e scotto da suscitare la compassione dei due capitani.

Purtroppo la reazione non fu quella sperata e gli invasori minacciarono di trascinare per i capelli per le strade del borgo tutti gli uomini del paese. La punizione fu sventata dal provvido intervento di una donna che preparò – si dice – una pasta fresca così ricca e così buona da dissuadere i fratelli Vitelli dai loro propositi di vendetta. I penchi, appunto.

E se la ricetta di allora è la stessa di oggi, in cui salsiccia, guanciale, uova e formaggio costituiscono il condimento di questa pasta all’uovo, si capiscono bene motivi della tregua tra invasori e invasi.

Ingredienti

Per i penchi:
400 gr di farina
2 uova
sale

Per il condimento:
3 salsicce
60 gr di guanciale
2 uova
3 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di burro
noce moscata
sale e pepe
pecorino grattuggiato

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