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Semi di girasole, utili al nostro organismo in tanti modi diversi

Considerati integratori naturali, i semi di girasole, sono i frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Astraceae, l’Helianthus annuus.

Ricchi di vitamine, del gruppo B ed E, e di acido folico, questi semi oleosi aiutano il nostro corpo a combattere l’invecchiamento precoce dei tessuti, ma aiutano soprattutto le donne in gravidanza favorendo e contribuendo allo sviluppo sano del feto. Altre componenti nutrizionali si riscontrano nella presenza di: magnesio, potassio, fosforo, fibre, zinco e acido linoleico.

Utilizzati spesso in cucina per guarnire pietanze, insalate o frullati, sono adatti anche per biscotti, focacce, crackers, grissini o per un ottimo pane ai semi di girasole.

cioccolatini

“I cioccolatini della ricerca”

Sabato 9 novembre, anticipati dalla Cerimonia al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente Mattarella, tornano I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC. Un’ appuntamento che da oltre vent’anni cresce e si rinnova per raccontare al pubblico i progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, presentando le nuove sfide che AIRC e la comunità scientifica si trovano ad affrontare per rendere i tumori sempre più curabili. I volontari AIRC saranno presenti in tutta Italia, in oltre 1.000 piazze, per distribuire I Cioccolatini a sostegno dei 5.000 ricercatori che ogni giorno lavorano per un futuro sempre più libero dal cancro.

 

Dove trovare i cioccolatini a Genova:

– via XX Settembre altezza Ponte Monumentale

– piazza Martinez

– largo Pertini

– via Caffaro 1/19 (ufficio AIRC)

– via San Bernardo 33 (La Pinsa in San Bernardo)

– piazza Villa Goffredo Castelletto (Carrefour)

– piazza Dunant (Piscine d’Albaro)

– via Lagustena adiecenze chiesa San Martino d’Albaro

– piazza Montano, Sampierdarena

– piazza Suppini, Prato di Struppa

– via Sestri (atrio Comune)

– lungomare di Pegli (Hotel Puppo)

– piazza Pontedecimo

– piazza Gaggero, Voltri

pasta

Protagonista mondiale in cucina, la pasta non è mai banale

 Pasta world Wide

In seguito ad una ricerca realizzata da Eumetra per Unione Italiana Food, la pasta risulta una delle prelibatezze italiane più ricercate al mondo. L’Italia si conferma anche nel 2018 leader mondiale con 3,4 milioni di tonnellate di pasta prodotte dai nostri pastifici, davanti a Usa, Turchia, Brasile e Russia. Il 58% della produzione italiana viene immesso in mercati esteri. Germania, Regno UnitoFranciaStati Uniti e Giappone sono i paesi dove esportiamo di più. Qualità ed innovazione sono i motori propulsori di questo settore che conta 120 imprese e dà lavoro a 7.500 addetti generando un giro di affari di 4,8 miliardi di Euro. Non solo la classica pasta, la produzione dà il via libera alla sperimentazione di altri tipi di grano, come ad esempio, saraceno, farro, kamut e Timilia. Una cucina inclusiva anche per chi per esempio non può consumare la classica pasta di grano duro, perché celiaco (il due per cento degli italiani, quasi un milione di persone, più altri tre milioni di gluten sensitive, ossia costretti a ridurre il consumo di glutine). La scelta è ampia, dalla pasta a base di riso, di mais, di quinoa a quella di farina di legumi.

La pasta 2.0

In costante crescita la pasta di legumi: di fagioli, di piselli di lenticchie, che si presenta sempre coloratissima ed in svariate forme, viene considerata la versione 2.0 di uno dei cibi più amati al mondo. Il successo di questa particolarità è correlato al trend in crescita vertiginosa del prodotto “free from”. Solitamente viene prodotta come “pasta corta”, tra i più gettonati ci sono: i fusilli le penne i sedanini, farfalle o casarecce. La cottura è più veloce rispetto alla tradizionale pasta, grazie ai legumi il sapore è originale e gli abbinamenti culinari che si creano sono innovativi. L’elemento chiave del “Boom” dell’originale pasta si deve alla crescente consapevolezza dei benefici legati agli alimenti ricchi di fibre, alto tenore proteico e scarsità di carboidrati. Si sa un bel piatto di pasta fa sempre gola ma molti rinunciano a questo piacere per non trascurare la linea. Infatti se si parla di carboidrati, il consumo si riduce del 17%, (la porzione media passa da 106 grammi a 87 grammi) e cala del 6% la frequenza di consumo di spaghetti. La pasta è il primo alimento consumato a pranzo (lo fa l’85% del campione) e l’ultimo a cena con il 17% delle preferenze. Anche per questo motivo la pasta di legumi è molto richiesta si trova anche” gluten free”. Si inserisce perfettamente nel segmento dei prodotti healthy che un numero sempre più cospicuo di italiani mette nel carrello.

Group of lentils isolated on white background

Effetti benefici e utilizzo gastronomico del legume più conosciuto dall’uomo

La lenticchia, coltivata da più di settemila anni, è il legume più conosciuto dall’uomo per anzianità. Considerata come alimento sano e digeribile, essa contiene il 53% di carboidrati, il 25% di proteine e il 2% di oli vegetali, ricca di fosforo, vitamine B e ferro. Le lenticchie possono essere consumate con alimenti a base di cereali, per favorire l’assimilazione di proteine, e sono spesso accompagnate da pasta, pane e riso. Questo genere di legume è famoso per il suo utilizzo ricorrente nella notte di San Silvestro ma non è nota la molteplicità di lenticchie che possiamo assaporare a partire da quelle nere, rosse verdi, marroni, fino alle decorticate.

Le varianti

Alcune tra le migliori sono: Puy, le lenticchie di colore verde scuro, molto piccole e pregiate. Si prestano bene a ricette complesse per il loro gusto intenso. Un piatto ideale per questo genere di lenticchie potrebbe essere una zuppa semplice, magari con un filo d’ olio extravergine e altre spezie, come salvia e aglio. Ci sono poi le egiziane: lenticchie di colore marroncino, tendente al rosso. Importante non confonderle con le lenticchie decorticate che si presentano di un colore molto simile: rosso-arancione. Ideali per la preparazione di purè e creme, sono molto buone in accostamento a cuscus, zuppe e cereali. Il Leonforte, invece, è la lenticchia nera più pregiata d’Italia. Infine, le canadesi, le più diffuse al mondo, sono prodotte in India, Cina e Iran. Caratterizzate da un colore verde si contraddistinguono per le grandi dimensioni. Questo tipo di lenticchia non necessita una lunga cottura ed è ideale servita come contorno asciutto.

I benefici

L’aspetto che accomuna tutte le varianti di lenticchie è l’elevato contenuto di fibre che permette di mantenere controllato il colesterolo e regolarizzare l’attività intestinale. Un altro beneficio risiede nello scarso contenuto di grassi insaturi che rende questo alimento ottimo per la prevenzione di patologie cardiovascolari.

Gamberi

Vitamina B12, ecco perché non deve mancare mai. Mettete a tavola pesce, crostacei, carne

Vitamina B12, non se ne parla molto eppure è fondamentale per il nostro organismo, che la produce per aiutare a mantenere in salute globuli rossi e cellule nervose. Serve anche a sintetizzare il DNA e per questo va assunta, attraverso il cibo,per poi essere rilasciata e assorbita nel flusso sanguigno.

La vitamina B12, o cobalamina, protegge il sistema nervoso, il sistema circolatorio, il sistema immunitario e in più sviluppa i muscoli e fa bene a capelli e pelle. Alcune persone rilevano una mancanza di questa vitamina e spesso questo può dipendere da una dieta sbilanciata senza proteine animali, oppure dalla celiachia.

Sono gli anziani a soffrirne maggiormente e per questo è fondamentale seguire una dieta bilanciata.

E allora via libera ad alcuni alimenti sulla tavola che sono ricchi di vitamina B12: pesce, crostacei, carne e prodotti caseari. Gli alimenti vegetali non contengono invece vitamina B12.