pasta

Pasta: ecco perché non fa ingrassare

Sua maestà pasta è uno tra gli alimenti non solo più amato in Italia, ma in tutto il mondo. Il consumo di questo piatto però, viene sempre gustato con qualche “senso di colpa” poiché, spesso si dice che intralci il mantenimento della linea. Dalle penne agli spaghetti, si pensa che questo piatto sia un cibo particolarmente ingrassante e quindi da evitare specialmente la sera.

Infatti c’è chi parla genericamente di “sera” e chi invece si avventura a precisare il minuto esatto in cui scatterebbe la proibizione: dalle 14 in poi, oppure dopo le 18 e via fantasticando. Si tratta, ovviamente, di divieti tanto ricchi di fantasia quanto privi di fondamento. La pasta, in particolare al dente, si digerisce molto più facilmente e rapidamente che non la carne: quindi la sua collocazione nel pasto serale agevola la digestione e, di conseguenza, favorisce anche una migliore qualità del sonno.

Sulla questione si è pronunciata anche la Mayo Clinic, inserendo il problema del mangiare la pasta alla sera, in una breve lista di dieci miti alimentari da smentire: “non esiste alcun “coprifuoco” specifico per la pasta e non c’è nessun valido motivo per non consumare anche prodotti ricchi di carboidrati nel corso del pasto serale. I nuovi dati che stanno emergendo vanno seguiti con interesse, ma ciò che conta di più per ingrassare o per dimagrire rimangono comunque le dimensioni e il valore calorico delle porzioni che ci concediamo nonché la quantità complessiva di calorie che introduciamo nell’intera giornata, rapportata a quanto consumiamo”.

100x65_Immagini_Pane_Olio_2016.indd

Pane e Olio 2019 a Sestri Levante

Arriva a Sestri Levante “Pane e Olio” l’evento  che si terrà nella città considerata “patria dell’olio ligure”, quest’ultimo si svolgerà al fine di valorizzare l’olio extravergine di oliva DOP e promuovere le realtà produttive locali agricole e del mondo della pesca. L’olio nuovo è considerato un ingrediente semplice abbinato al pane o a piatti basici, che riescono ad esaltare le potenzialità della dieta mediterranea.

La manifestazione si apre quindi sabato 30 novembre, alle ore 9 con il classico Mercatino Non solo olio in via Asilo Maria Teresa, a cura della Cooperativa Olivicoltori Sestresi, dedicato ai prodotti del territorio, che continua domenica 1, sabato 7 e domenica 8 dicembre.

Sempre alle ore 9.00, sabato, è inaugurata la Prima Mostra Fotografica su Pane e Olio, realizzata
dall’Associazione Carpe Diem di Sestri Levante, visitabile per tutta la durata della manifestazione nella Sala Espositiva di Palazzo Negrotto Cambiaso, in via Portobello (Baia del Silenzio).

sano

Dieta? Non occorre, arrivano i cibi brucia grassi

E’ arrivato il momento di dire addio per sempre alle solite diete restrittive. Al posto di mangiare meno per poter riuscire a perdere peso, sappiate che basterebbe mangiare più alimenti che posseggono l’abilità di stimolare il vostro metabolismo e, quindi, bruciare calorie più in fretta.

Che siate vegetariani, vegani o non seguiate un piano alimentare specifico, potete sempre decidere di arricchire ed incorporare nella vostra dieta alimenti brucia grassi in grado di favorire la digestione ed aumentare il senso di sazietà. Tutti i tipi di cibo possono favorire il metabolismo, ma ce ne sono alcuni che hanno maggiore impatto di altri. Di seguito troverete una lista di alimenti che favoriscono la perdita di peso, assicuratevi di segnarli sulla prossima lista della spesa

Tra gli alimenti più consigliati per uno stile di vita sano: il salmone, una fonte proteica, rinforza e tonifica i muscoli, e grazie all’altissimo contenuto di omega 3, rimane il perfetto alleato per il nostro cervello. Le uova che offrono il perfetto mix di proteine e grassi, utilissime per ridurre la voglia di cibo e controllare l’appetito. Le Ostriche Alimento povero di grassi, contengono molta vitamina B che stimola il metabolismo. Cioccolato fondente, grazie alla presenza di antiossidanti, catechine e caffeina, quello con cacao minimo 80% aiuta a dimagrire più in fretta e a bruciare più grassi. Frutti di bosco, un altro alimento brucia grassi per antonomasia. L’apporto di fibra contenuto nei frutti di bosco può risultare molto saziante in poche calorie.

E ancora:Il caffè, nonostante si pensi sia poco salutare, durante gli ultimi anni le funzioni del caffè sono state parecchio rivalutate, da quella atta a velocizzare il metabolismo fino a quella utile per ridurre i sintomi dell’Alzheimer. Tè verde, oltre ad essere una perfetta fonte di antiossidanti, è un ottimo alleato per aumentare il metabolismo, bruciare i grassi più velocemente e ridurre la cellulite. Proseguiamo con gli asparagi, posseggono ottime proprietà diuretiche che aiutano a depurare il nostro organismo eliminandone le tossine. Il sedano è rinomato per essere un alimento a calorie negative, il che significa che quelle che l’organismo impiega per digerirlo sono più di quelle introdotte mangiandolo.

Infine, l’aceto di miele, è ciò che generalmente si definirebbe il classico “rimedio della nonna”. Secondo gli esperti, i benefici sono molteplici: assumerne un po’ prima dei pasti aiuta a sopprimere l’appetito e rallentare la velocità con la quale il cibo lascia il nostro apparato digerente, il che porta ad un aumento del senso di pienezza e soprattutto ad un abbassamento sia dello zucchero nel sangue che dei livelli di insulina.

ciboo

5 segreti da sapere su alcuni alimenti

Alcuni alimenti che siamo abituati a consumare quotidianamente nascondono alcuni segreti che molti di noi non conoscono e la scoperta di questi ultimi potrebbe finalmente rispondere a tantissime domande, che almeno una volta nella vita tutti si sono posti. Il cibo di tutti i giorni nasconde tanti piccoli segreti che una volta svelati non faranno più pensare a quel determinato alimento allo stesso modo. Ben cinque sono i misteri sul nostro cibo quotidianamente consumato.

 

Ed ecco, allora vediamo gli elementi in questione: il croissant, la parola “croissant” è francese, ma il famoso dolce tipico della colazione parisienne non è nato in Francia. Questa burrosa delizia, che fa innamorare chiunque al primo morso infatti, è la copia del kipferl austriaco. A metà dell’800 l’ufficiale di artiglieria austriaco August Zang fondò la “Boulangerie Viennoise” a Parigi, importando quindi in Francia questi meravigliosi dolci. Proseguiamo la nostra ricerca con le arachidi, sono buonissime, una tira l’altra, durante gli aperitivi non se ne può far a meno e consumate nelle giuste quantità possono rappresentare anche un ottimo ed energico spuntino. Qual è il segreto di questa bomba calorica? Le arachidi non sono noci, ma legumi! Sembra strano, ma è davvero così: appartengono alla famiglia leguminosa di piselli, fagioli e lenticchie.

 

Anche il crackers è uno degli alimenti che nasconde un segreto: come mai tutti quei puntini sulla superficie? La risposta è molto semplice: vengono bucati per non farli gonfiare e conseguentemente rompere durante la cottura. Una seconda domanda, invece, riguarda il cioccolato: come mai il cioccolato è cosi energico? oltre ad essere buonissimo e sfizioso, il cioccolato è la sostanza che contiene più teobromina in natura, uno stimolante simile alla caffeina. Infine di sicuro nessuno sa che masticare costantemente un chewing gum fa passare la voglia di mangiare sano e soprattutto frutta e verdura. Questo avviene perché gli aromi contenuti all’interno della gomma da masticare alterano il gusto dei cibi sani rendendoli sgradevoli al palato. Un consumatore di questo famoso spezza-fame prediligerà cibi pieni di grasso e dolci.  

4.0

Come riconoscere il consumatore 4.0, uno studio ne crea l’identikit

Il consumatore 4.0 è il consumatore moderno: sempre più informato e consapevole, cerca l’innovazione e il piacere così come la salute, acquista prodotti certificati ma non si fida più solo di un bollino. A delineare il suo ritratto, l’Osservatorio Cibi, Produzioni, Territorio (Cpt) di Eurispes, Uci e Univesitas Mercatorum, che ha raccolto dati, approfondito fenomeni legati al mercato del mondo alimentare, e osservato come cambiano le abitudini dei consumatori nel Position Paper. Per questo fenomeno, quindi, è stata creata una vera e propria “identikit“: tale soggetto non ha più fame, ma appetito, e questo è saziato nella sua mente più che nella sua pancia. Il consumatore diviene, insomma, un “produttore di significati”.

Lo studio riferito al consumatore 4.0 ci spiega, dunque, l’importanza nel capire le persone, i loro valori e la sfera dei loro desideri. Il consumatore di oggi, “è un misto di antico e contemporaneo, è un consumatore post-moderno che sta ribaltando il proprio rapporto con il consumo: dopo una lunga fase post bellica, nella quale il consumo ha sostanzialmente dominato sulla persona, è maturato un cambiamento di stato che mostra un altro soggetto, che ribalta i termini del proprio esistenziale socio-economico da consumatore-persona a persona-consumatore, attraverso alcuni atteggiamenti nuovi. I consumi delle famiglie rappresentano la quota più importante del Prodotto interno lordo italiano e, in quest’ambito, quelli alimentari pesano l’11% (secondo dati Istat del 2018).

mensa

Mense scolastiche: lo spreco del cibo arriva al 30%

Per spreco alimentare si intende generalmente quella parte di cibo che viene acquistata ma non consumata e che, quindi, finisce nella spazzatura. In un mondo in cui si parla di incrementare la produzione alimentare del 60-70% per nutrire una popolazione destinata a crescere sempre di più, uno dei paradossi più preoccupanti è costituito dallo spreco del cibo prodotto a livello globale. In Italia uno dei luoghi dove questo comportamento è molto frequente, è la mensa scolastica: si stima che nei pranzi scolastici si arriva a sprecare fino al 30% del cibo portato a tavola, tra le varie motivazioni le principali sembrano essere l’inappetenza o il poco tempo a disposizione per mangiare.

Tra i cibi più graditi dagli studenti  sono presenti: gelati e dolci, pizza e pane, segue a distanza carne, frutta e pasta al pomodoro. I meno graditi invece sono le verdure cotte o la minestra, il pesce e le verdure crude, la pasta in bianco. Insomma un classico, i bambini si sa non sono famosi per apprezzare le verdure, ma al contrario preferiscono gli zuccheri . Solo un bimbo su dieci mangia tutti i cibi serviti a mensa, mentre due su cinque lamentano di non aver sufficiente tempo per mangiare. Di sicuro, la colpa non è delle qualità o delle quantità se è vero che due bambini su tre affermano che le porzioni sono equilibrate e il menù sufficientemente vario. Il cibo sprecato giornalmente varia dal 10% al 30%. Di questi solo una piccola parte, circa l’11%, verrebbe riciclata. Secondo l’86% dei docenti e dei rappresentanti genitori in Commissione mensa, i cibi avanzati vengono buttati.

Ovviamente quando si parla di spreco si finisce anche a parlare dei costi ,la media della spesa famigliare per la mensa è di 83 euro mensili nella scuola primaria , mentre è di 82 euro nella scuola dell’infanzia. Il Nord si conferma l’area geografica con le tariffe più elevate, in media 842 euro per nove mesi di mensa nella scuola primaria, e 841 in quella dell’infanzia; segue il Centro, 724 euro nella primaria e 704 euro nell’infanzia; più contenuti i costi al Sud con 644 euro nella primaria e 632 nell’infanzia.

frutver

Cibi con benefici curativi: nasce il centro che li studia

Di questi tempi si fa sempre più veritiero, il famoso detto “Siamo quello che mangiamo”. Il cibo può anche trasformarsi in “veleno”, il 50% dei casi di morte o di disabilità nel mondo dipende da un’alimentazione con troppo sale, poca verdura e poca frutta e il 30% dei tumori potrebbe essere prevenuto con dieta e stili di vita sani. Identificare i nutrienti che hanno maggiore impatto sulla longevità e sulla salute della popolazione è fondamentale,infatti, l‘Italian Institute for Planetary Health’ (Iiph), si ripromette di studiare questa causa, con un nuovo grande progetto internazionale, presentato ieri a Milano, frutto dell’unione fra il “Mario Negri” e l’Università Cattolica, con la partecipazione di Vihtali, spin off della Cattolica per promuovere ricerca sui servizi sanitari.

Tra i problemi più frequenti che riguardano “la cattiva alimentazione” è presente l’obesità. La fotografia scattata nella prima edizione dell’Italian Obesity Barometer Report, realizzata in collaborazione con Istat e presentata qualche mese fa, al primo Summit Italiano sull’ obesità, non lascia ombra di dubbi: in Italia sono 25 milioni, tra adulti e bambini, le persone in sovrappeso o obese. Sono più uomini che donne, vivono soprattutto in città e nelle regioni del Sud. A causa di questa condizione,i soggetti che ne soffrono, rischiano più di altri di andare incontro a malattie come diabete, infarto, ictus e tumore. In particolare,il fenomeno interessa nelle regioni del Sud, un bambino o adolescente su 3. L’obesità si stima sul sistema economico mondiale per 2 trilioni di dollari (2,8% del PIL mondiale). In Italia solo per le patologie cardiovascolari i costi stimati ammontano a oltre 15 miliardi di euro e per la cura del cancro a poco meno di 7 miliardi. A mettere a rischio le nostre vite, però, è anche il contesto di profonde modificazioni climatiche, ovvero, il modo in cui produciamo.

Una tra le diete più consigliate è quella strettamente vegana, in tal modo, si risparmierebbero 8,1 milioni di morti premature da qui al 2050, anche un cambiamento minore, che limiti il consumo di carni rosse, a circa 300 grammi alla settimana, ne eviterebbe più di 5 milioni. I ricercatori hanno elaborato quattro diversi scenari, uno di ‘business as usual’ in cui si mantengono le attuali tendenze in termini di dieta, uno in cui si limita la carne a 300 grammi a settimana aumentando l’apporto di frutta e verdura, uno strettamente vegetariano e uno vegano. Un’altro elemento consigliato è il vino rosso, che generalmente in giuste quantità, porta benefici al cuore, salvo che a un 30% della popolazione che ha la variante di un gene che annulla questa proprietà.

chef

Borgo in Festa

Torna l’evento Borgo in Festa, fiera mercato con rievocazione storica, organizzata dal Consorzio Promotur. Un’occasione per degustare le eccellenze enogastronomiche liguri e di altre regioni, ammirare sbandieratori, danzatori, schermitori, artisti di strada, che si esibiranno nella splendida cornice del borgo vecchio di Celle. Sarà l’occasione per curiosare fra banchi di artisti e artigiani, lasciarsi prendere per la gola, ammirare sbandieratori, danzatori, schermitori, artisti di strada, che si esibiranno nella splendida cornice del borgo vecchio di Celle, fra caratteristici caruggi e piazzette.

XXV anniversario dell’evento, dalle 9 del mattino in poi il centro storico (via Boagno e piazza del Popolo) dai vini piemontesi all’olio della Riviera di ponente, dai salumi ai formaggi Castelmagno, freschi di capra, fontina e formaggi valdostani, tome di montagna e molto altro, passando attraverso miele, primizie, verdure a km zero, presidi Slowfood (cardo gobbo di Nizza Monferrato, aglio di Caraglio, porro di Cervere), dolci da forno, cioccolato, prodotti alimentari bio, zafferano, farine e cereali ed altre prelibatezze.

Più di 100 banchi che con i loro colori e profumi renderanno Celle ancora più bella! Sempre dal mattino il molo centrale diventerà un piccolo luna park all’aperto con tappeti elastici e giochi gonfiabili, mentre i giardini accanto alla galleria Crocetta saranno dedicati al battesimo della sella, grazie alla presenza dell’ASD Il Regno del Cavallo di Stella.
Spazio anche al ristoro, con l’Antica Farinata, sul lungomare Crocetta, l’Associazione Volontari di Protezione Civile Tonino Mordeglia, alla foce del rio Ghiare, con la proposta di farinata di grano e ceci, focaccette, panissa e minestrone. Per restare in tema autunnale non mancheranno alcune postazioni di caldarrostai. E sulla spiaggia di fronte a piazza del Popolo dalle ore 10, dimostrazione di lancio con trabucco, a cura dell’Associazione Culturale “Gli Aleramici”.

CCREA

CCREA, nuova accademia per professionisti del food in terra ligure

Ha preso vita il progetto di un’accademia culturale che dia la possibilità di accedere a corsi di formazione, viaggi studio, eventi, show cooking. In questo progetto verranno pianificate tutte le azioni necessarie allo sviluppo e al mantenimento della tradizione enogastronomica ligure ed italiana in generale.

La presentazione di CCREA è avvenuta lo scorso 15 ottobre presso il Ristorante Rocco e i suoi Fratelli di Rapallo. Dall’amore per la cucina di 5 amici: Claudio Fortuna, Rocco Costanzo, Emanuele Revello, Andrea Zino e Corrado corti; grazie alle loro esperienze e competenze, nasce CCREA al fine di aiutare la crescita della professionalità nel mondo del food che fa da protagonista nella nostra quotidianità.

Dal mese di ottobre inizieranno i corsi di formazione. Il primo sarà, “La cucina mediterranea d’autore e moderne tecniche di food design“. I propositi e le parole dei fondatori di questa novità sono piene di entusiasmo, così ci racconta Emanuele Revello:”Il sogno è quello di portare grandi Chef e Maitre di sala qui nel Tigullio per offrire sapere e formazione accessibile. Dopo alcune esperienze pilota, abbiamo dato vita a questa nostra creatura per cercare di colmare un vuoto che sentivamo nel settore”.

“Coniugare presente, passato e futuro per tutti quelli che vogliono stare al passo coi tempi, senza dimenticare da dove veniamo”. Riassume così, lo Chef Corrado Corti.

Eclettico imprenditore nel settore della ristorazione locale, già Maitre di sala e Sommelier in grandi hotel 5 stelle, con un recente passato televisivo, Rocco Costanzo afferma: “Crescere, imparare infinitamente, scambiarsi idee e il confronto quale base per trovare soluzioni e migliorare”.

Aggiunge poi Chef Claudio Fortuna: “Formazione al giorno di oggi significa assorbire tante altre conoscenze, da ogni fonte possibile, senza pensare di essere mai arrivati, ma con il desidero ardente di stare al passo coi tempi; CCREA è l’occasione giusta, ci troviamo nel posto giusto al momento giusto!”.

Chiude Andrea Zino, maestro pasticcere,”La pasticceria è un po’ una galera, ma dove la creatività, la fantasia, la passione danno vita a magiche creazioni, di gusto”.

WhatsApp Image 2019-10-05 at 09.02.12

Lunedì 7 ottobre parte in 10 regioni italiane “Chef per passione” con Maria Teresa Ruta e Matilde Brandi

E’ partita in 10 regioni italiane oggi, lunedì 7 ottobre, la programmazione di Chef per passione, il format prodotto da Telenord che porta in tv le ricette dell’Accademia italiana della cucina, con tanta attenzione al passato, alla tradizione, alle ricette regionali.

Da Telenord e Chef tv in Liguria passando per Rete7 in Piemonte e Valle d’Aosta e ancora Espansione tv in Lombardia, Rete Veneta in Veneto, Teleradiocittà in Emilia Romagna, Tv9 in Toscana, Tv Centro Marche, TeleRoma 56, Calabria Tv ogni giorno da lunedì a venerdì a pranzo e a cena per i prossimi 4 mesi Maria Teresa Ruta e Matilde Brandi si alterneranno ai fornelli preparando le ricette studiate dall’Accademia Italiana della Cucina.

Le ricette si trovano poi sul nostro sito chefperpassione.it e tante curiosità e ifnormazioni aggiuntive anche sui social da Facebook (@cpptelenord) a Instagram (@chefperpassione).

Ruta Brandi

Parte il nuovo programma nazionale Chef per passione con Ruta e Brandi

È partita a Genova la produzione del gruppo editoriale Telenord tutta all’insegna del gusto: è la nuova stagione nazionale di Chef per passione, uno show cooking con
diffusione in tutta Italia con le ricette della gastronomia italiana e le tradizioni regionali. Puntate live da 20 minuti, una intera stagione di programmazione dal 7 ottobre 2019 al 30 maggio 2020, sui canali regionali del digitale terrestre.

Due madrine d’eccezione cucinano, raccontano, entrano in casa per pranzare e cenare con gli spettatori: Maria Teresa Ruta e Matilde Brandi si cimentano a turno in cucina per raccontare una passione che si trasforma in spettacolo.
Le due presentatrici si alternano ogni 15 giorni alla conduzione – anzi, ai fornelli! – per preparare ogni giorno davanti alle telecamere, in una vera cucina, una ricetta dell’Accademia
Italiana della Cucina. Ogni piatto è cucinato rigorosamente e direttamente dalle loro mani.
Il set è, naturalmente, una cucina – ricostruita negli studi genovesi di Telenord, nel cuore della città – con dispensa a vista, con gli ingredienti del giorno, semplici e facilmente reperibili, pronti all’uso.
Maria Teresa Ruta e Matilde Brandi, con il loro stile familiare, sono perfettamente a loro agio nei panni di cuoche, portano in tv la loro curiosità e allegria, danno consigli sulle ricette, su come servirle, sugli ingredienti, ma anche spunti utili per cucinare in casa, per la famiglia, per gli amici, in modo sano e naturale, senza dimenticare la storia della nostra gastronomia italiana.
Le loro ricette non vivono solo in tv: ogni giorno vengono pubblicate sul portale del gusto Chefperpassione.it, sul canale YouTube Chefperpassione, mentre sui social ogni giorno si trovano clip, anteprime, curiosità, tanti momenti divertenti del “dietro le quinte” del programma. Su Facebook: @Chefperpassione. Su Instagram: @chefperpassione.

Chef per passione è una produzione nazionale del gruppo editoriale ligure Telenord, da un’idea dell’editore Massimiliano Monti, programma nato per portare sulle più importanti emittenti regionali italiane la cultura e la tradizione culinaria del gusto, supportata dall’Accademia della Cucina Italiana e dal lavoro quotidiano del portale nazionale del gusto Chefperpassione.it.
Le puntate sono trasmesse ogni giorno dal lunedì al venerdì su Telenord in Liguria, Rete7 in Piemonte e Valle d’Aosta, Espansione Tv in Lombardia, Rete Veneta in Veneto, Tv9 in Toscana, Tv Centro nelle Marche, Calabria Tv in Calabria, TRC Bologna in Emilia Romagna.