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Pasta: ecco perché non fa ingrassare

Sua maestà pasta è uno tra gli alimenti non solo più amato in Italia, ma in tutto il mondo. Il consumo di questo piatto però, viene sempre gustato con qualche “senso di colpa” poiché, spesso si dice che intralci il mantenimento della linea. Dalle penne agli spaghetti, si pensa che questo piatto sia un cibo particolarmente ingrassante e quindi da evitare specialmente la sera.

Infatti c’è chi parla genericamente di “sera” e chi invece si avventura a precisare il minuto esatto in cui scatterebbe la proibizione: dalle 14 in poi, oppure dopo le 18 e via fantasticando. Si tratta, ovviamente, di divieti tanto ricchi di fantasia quanto privi di fondamento. La pasta, in particolare al dente, si digerisce molto più facilmente e rapidamente che non la carne: quindi la sua collocazione nel pasto serale agevola la digestione e, di conseguenza, favorisce anche una migliore qualità del sonno.

Sulla questione si è pronunciata anche la Mayo Clinic, inserendo il problema del mangiare la pasta alla sera, in una breve lista di dieci miti alimentari da smentire: “non esiste alcun “coprifuoco” specifico per la pasta e non c’è nessun valido motivo per non consumare anche prodotti ricchi di carboidrati nel corso del pasto serale. I nuovi dati che stanno emergendo vanno seguiti con interesse, ma ciò che conta di più per ingrassare o per dimagrire rimangono comunque le dimensioni e il valore calorico delle porzioni che ci concediamo nonché la quantità complessiva di calorie che introduciamo nell’intera giornata, rapportata a quanto consumiamo”.

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Semi di girasole, utili al nostro organismo in tanti modi diversi

Considerati integratori naturali, i semi di girasole, sono i frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Astraceae, l’Helianthus annuus.

Ricchi di vitamine, del gruppo B ed E, e di acido folico, questi semi oleosi aiutano il nostro corpo a combattere l’invecchiamento precoce dei tessuti, ma aiutano soprattutto le donne in gravidanza favorendo e contribuendo allo sviluppo sano del feto. Altre componenti nutrizionali si riscontrano nella presenza di: magnesio, potassio, fosforo, fibre, zinco e acido linoleico.

Utilizzati spesso in cucina per guarnire pietanze, insalate o frullati, sono adatti anche per biscotti, focacce, crackers, grissini o per un ottimo pane ai semi di girasole.

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In Italia, un bambino su tre è in sovrappeso

Il rapporto sulla malnutrizione infantile della Ong Helpcode, pubblicato in occasione della Giornata mondiale contro l’obesità, afferma che in Italia un bambino su tre, nella fascia di età tra i 6 e i 9 anni, è in sovrappeso o obeso, questo sarebbe il tasso maggiore di tutta l’Europa.

In Italia i bambini obesi o in sovrappeso sono circa 100mila, con una prevalenza del 21% per i maschi sul 14% delle femmine. In cima alla lista si trovano i bambini campani con oltre il 40% di obesità, seguiti da Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia. Le percentuali maggiori si trovano nelle famiglie con livelli di istruzione e di reddito inferiori rispetto alla media e in particolare nel Centro e nel Sud del Paese.

Helpcode, in collaborazione con UOC Clinica Pediatrica ed Endocrinologia dell’Istituto Giannina Gaslini (Università degli studi di Genova) ha lanciato la campagna “C’era una volta la cena” con lo scopo di promuovere educazione e prevenzione alimentare, offrendo anche un programma di Cash and Voucher per garantire cibo sano alle famiglie in povertà.

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Il ritorno di Maria Teresa Ruta a Chef per passione

Dopo aver lasciato il posto, per 20 puntate, a Matilde Brandi, è di nuovo Maria Teresa Ruta da oggi lunedì 2 dicembre a cucinare per noi ai fornelli di Chef per passione, il format tv prodotto da Telenord in onda sulle tv regionali italiane. Per i fan di Matilde Brandi, nessuna preoccupazione: il programma prevede che Matilde sia di nuovo in cucina con la sua allegria dai primi di gennaio.

Per Maria Teresa Ruta invece quello di oggi è un ritorno sul set – anzi, in cucina! – che inizia con una gustosa e molto amata ricetta del nord Italia, i canederli trentini, in una versione al formaggio.

Maria Teresa Ruta resterà alla conduzione di Chef per passione per tutto il mese di dicembre, feste natalizie incluse, e ci proporrà con il suo stile unico, semplice e con la sua grande simpatia le migliori ricette regionali italiane, così come vengono proposte dagli chef dell’Accademia della cucina italiana, cercando sempre di rispettare la tradizione nella scelta degli ingredienti e della preparazione dei piatti.

Ricette semplici e di casa, da poter ripetere nelle cucine degli spettatori senza grande difficoltà, per imparare a cucinare… guardando la tv. Bentornata Maria Teresa Ruta!

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Dieta? Non occorre, arrivano i cibi brucia grassi

E’ arrivato il momento di dire addio per sempre alle solite diete restrittive. Al posto di mangiare meno per poter riuscire a perdere peso, sappiate che basterebbe mangiare più alimenti che posseggono l’abilità di stimolare il vostro metabolismo e, quindi, bruciare calorie più in fretta.

Che siate vegetariani, vegani o non seguiate un piano alimentare specifico, potete sempre decidere di arricchire ed incorporare nella vostra dieta alimenti brucia grassi in grado di favorire la digestione ed aumentare il senso di sazietà. Tutti i tipi di cibo possono favorire il metabolismo, ma ce ne sono alcuni che hanno maggiore impatto di altri. Di seguito troverete una lista di alimenti che favoriscono la perdita di peso, assicuratevi di segnarli sulla prossima lista della spesa

Tra gli alimenti più consigliati per uno stile di vita sano: il salmone, una fonte proteica, rinforza e tonifica i muscoli, e grazie all’altissimo contenuto di omega 3, rimane il perfetto alleato per il nostro cervello. Le uova che offrono il perfetto mix di proteine e grassi, utilissime per ridurre la voglia di cibo e controllare l’appetito. Le Ostriche Alimento povero di grassi, contengono molta vitamina B che stimola il metabolismo. Cioccolato fondente, grazie alla presenza di antiossidanti, catechine e caffeina, quello con cacao minimo 80% aiuta a dimagrire più in fretta e a bruciare più grassi. Frutti di bosco, un altro alimento brucia grassi per antonomasia. L’apporto di fibra contenuto nei frutti di bosco può risultare molto saziante in poche calorie.

E ancora:Il caffè, nonostante si pensi sia poco salutare, durante gli ultimi anni le funzioni del caffè sono state parecchio rivalutate, da quella atta a velocizzare il metabolismo fino a quella utile per ridurre i sintomi dell’Alzheimer. Tè verde, oltre ad essere una perfetta fonte di antiossidanti, è un ottimo alleato per aumentare il metabolismo, bruciare i grassi più velocemente e ridurre la cellulite. Proseguiamo con gli asparagi, posseggono ottime proprietà diuretiche che aiutano a depurare il nostro organismo eliminandone le tossine. Il sedano è rinomato per essere un alimento a calorie negative, il che significa che quelle che l’organismo impiega per digerirlo sono più di quelle introdotte mangiandolo.

Infine, l’aceto di miele, è ciò che generalmente si definirebbe il classico “rimedio della nonna”. Secondo gli esperti, i benefici sono molteplici: assumerne un po’ prima dei pasti aiuta a sopprimere l’appetito e rallentare la velocità con la quale il cibo lascia il nostro apparato digerente, il che porta ad un aumento del senso di pienezza e soprattutto ad un abbassamento sia dello zucchero nel sangue che dei livelli di insulina.

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5 segreti da sapere su alcuni alimenti

Alcuni alimenti che siamo abituati a consumare quotidianamente nascondono alcuni segreti che molti di noi non conoscono e la scoperta di questi ultimi potrebbe finalmente rispondere a tantissime domande, che almeno una volta nella vita tutti si sono posti. Il cibo di tutti i giorni nasconde tanti piccoli segreti che una volta svelati non faranno più pensare a quel determinato alimento allo stesso modo. Ben cinque sono i misteri sul nostro cibo quotidianamente consumato.

 

Ed ecco, allora vediamo gli elementi in questione: il croissant, la parola “croissant” è francese, ma il famoso dolce tipico della colazione parisienne non è nato in Francia. Questa burrosa delizia, che fa innamorare chiunque al primo morso infatti, è la copia del kipferl austriaco. A metà dell’800 l’ufficiale di artiglieria austriaco August Zang fondò la “Boulangerie Viennoise” a Parigi, importando quindi in Francia questi meravigliosi dolci. Proseguiamo la nostra ricerca con le arachidi, sono buonissime, una tira l’altra, durante gli aperitivi non se ne può far a meno e consumate nelle giuste quantità possono rappresentare anche un ottimo ed energico spuntino. Qual è il segreto di questa bomba calorica? Le arachidi non sono noci, ma legumi! Sembra strano, ma è davvero così: appartengono alla famiglia leguminosa di piselli, fagioli e lenticchie.

 

Anche il crackers è uno degli alimenti che nasconde un segreto: come mai tutti quei puntini sulla superficie? La risposta è molto semplice: vengono bucati per non farli gonfiare e conseguentemente rompere durante la cottura. Una seconda domanda, invece, riguarda il cioccolato: come mai il cioccolato è cosi energico? oltre ad essere buonissimo e sfizioso, il cioccolato è la sostanza che contiene più teobromina in natura, uno stimolante simile alla caffeina. Infine di sicuro nessuno sa che masticare costantemente un chewing gum fa passare la voglia di mangiare sano e soprattutto frutta e verdura. Questo avviene perché gli aromi contenuti all’interno della gomma da masticare alterano il gusto dei cibi sani rendendoli sgradevoli al palato. Un consumatore di questo famoso spezza-fame prediligerà cibi pieni di grasso e dolci.  

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Buongustaio DOC, la tradizione del gusto continua a Genova

Dopo l’esperienza di Santa Margherita Ligure arriva anche a Genova in Salita Pallavicini, 16 rosso il nuovo “Buongustaio DOC”, che prossimamente aprirà addirittura in Florida, sulla 100 Collins di Miami Beach.
Anche la sede è molto suggestiva, trovandosi nel cuore del centro storico in un palazzo del ‘400 molto caratteristico. All’inaugurazione del 28 novembre i nuovi gestori, ovvero Luca Bizzarri, Maria Raia, Roberta Prior, Stefano Rosina, Matteo Canepa, Roland Doda, ed Elio Sammarucco hanno spiegato che si tratta di “Un nuovo modo di concepire il cibo partendo dalla tradizionale pizza contemporanea per arrivare a piatti di ricercata preparazione con prodotti esclusivi solo italiani. Siamo alla continua ricerca degli antichi sapori cominciando dal grano, che acquistiamo in Sicilia dai contadini che usano le stesse tecniche di secoli di anni fa. I nostri grani hanno un sapore antico e sono molto profumati, vengono macinati dal nostro mulino a pietra a lenta rotazione per mantenere vive tutte le proprietà nutritive”.
Il nuovo “Buongustaio DOC” di Genova  di fatto sostituisce un altro locale storico come “Il Clan” che era gestito, appunto, da Luca Bizzarri e ha instaurato una collaborazione con l’Accademia del Turismo di Lavagna per formare i ragazzi a tornare all’antico nella preparazione delle farine e della mozzarella e utilizzare solo prodotti bio di piccole aziende artigianali, per riscoprire i gusti dei nostri bisnonni.
Il “Buongustaio DOC”  rimarrà aperto dalle 11 del mattino fino all’una di notte, offrendo anche una selezione di birre artigianali.
“Ho cominciato a lavorare a 6 anni aiutando i miei genitori nelle faccende contadine – racconta Roland Doda, per tutti “Maestro Landi” -Ho un legame indissolubile col grano, in quanto per i miei genitori contadini, quando si trebbiava il grano stesso e si metteva al sicuro, era un giorno di festa: si era assicurato il pane per tutto l’anno. Mi reputo grande estimatore dello chef Altin Prenga e ho fatto mio il suo motto “pensa globalmente, mangia localmente” nel mio modo di cucinare”.
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Il miglior torrone da portare in tavola

Il torrone, dolce tipicamente natalizio, è originario di Cremona. Preparato con miele, mandorle e albumi il dolce classico, dalla forma allungata e rettangolare, ricorda il Torrazzo, torre simbolo della città da cui prende il nome. Venne presentato per la prima volta, nel 1441, al banchetto di nozze tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza.

In Italia si producono diversi tipi di torrone, al Nord, oltre al classico di Cremona, è possibile trovare il mandorlato di Cologna Veneta, caratterizzato da un gusto molto fine e croccante. In Calabria è prodotto, invece, il torrone di Bagnara Calabra, unico prodotto a marchio Igp ottenuto dalla lavorazione di mandorle tostate, zucchero, miele, albume, oli essenziali, cacao amaro, cannella e chiodi di garofano. Celebre il torrone della regina, preparato a Benevento sostituendo mandorle e nocciole con frutta candita.
Famosi anche i torroni piemontesi di Novi Ligure, Mombercelli e Alba scelti per la pregiata nocciola tipica di questa regione.
In Sicilia il torrone più prelibato è la “Cubbàita”, è in quest’isola che nascono anche i “torroncini”.

Presente nelle tavole italiane durante tutto il periodo natalizio, e non solo, il torrone si presta alla preparazione di molti dessert.

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E’ il latte di soia il più nutriente tra quelli vegetali

Secondo uno studio della McGill University il latte più ricco e bilanciato, dopo quello vaccino, è il latte di soia.
I ricercatori hanno confrontato i valori nutrizionali del latte vaccino con i quattro latti vegetali più consumati e diffusi; il latte di soia, di mandorla, di cocco e di riso.

Il latte di soia presenta il profilo nutrizionale più equilibrato, consumato principalmente per le proprietà anti-cancerogene.

Il latte di cocco va per la maggiore in Asia e America, non contiene proteine, ha poche calorie e tanti grassi, viene consumato per ridurre i livelli di lipoproteine a bassa densità.

Il latte di riso è caratterizzato da un sapore dolce ma contiene poche sostanze nutritive, privo di lattosio viene maggiormente consumato da pazienti con problemi allergici causati da soia o mandorle.

Il latte di mandorla possiede un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi (MUFA) considerati utili per la gestione del peso.

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Gluten Free, tutto quello che c’è da sapere

Il glutine è il risultato dell’ uninione di due proteine, la glutenina e la gliadina, e si forma quando queste entrano in contatto con l’ acqua.

Nella cucina italiana, caratterizzata da pasta pane e pizza, il glutine diviene utilissimo data la sua capacità di creare impasti molto elastici.
Questa sostanza, tuttavia, può essere dannosa creando problemi intestinali o difficoltà nella sua digestione e accellerando lo sviluppo di allergie o intolleranze.

I glutini non sono tutti uguali, esistono quelli dannosi e quelli che invece contengono fattori protettivi. Chi è affetto da celiachia, per esempio, non può assumere glutine per il rischio di danni ai villi intestinali.

Le farine da evitare per i celiaci:                                                                                                                                         

  • Frumento
  • Farro
  • Kamut
  • Orzo
  • Segale
  • Avena

Le farine prive di glutine:

  • Riso
  • Mais
  • Sorgo
  • Miglio
  • Grano saraceno
  • Amaranto
  • Quinoa
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Il secolare cioccolato: cura la mente, il cuore, l’anima e anche il fisico

Fino al 13 Aprile 2020 si potrà visitare, presso il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, una mostra dedicata al cioccolato, che racconterà tutte le tappe storiche e le origini di questo famoso dolce. I semi che ne creano il risultato finale, vengono considerati “divini”: il gusto particolarmente delizioso è diventato nei secoli il simbolo del piacere con il nome di cioccolato. Considerato l’afrodisiaco per eccellenza, il cioccolato è stato proibito per secoli dalla chiesa perché ritenuto impuro. Questo dolce dunque ha alle spalle un’importante storia secolare.

Il cacao era conosciuto e apprezzato nell’America precolombiana, dove i Maya coltivavano la pianta di cacao e lo veneravano come una sostanza preziosa, donata direttamente dagli dei. Poi arrivò Colombo che lo importò nel Vecchio Continente diffondendolo come una squisita bevanda, accompagnata da zucchero, cannella o vaniglia. In Toscana, dopo la diffidenza iniziale, il cioccolato divenne usato dai ceti più alti, o da chi se lo poteva permettere, dopo che, nel 1600, i Medici decisero di elogiare le sue proprietà benefiche.

Recentemente con l’approfondimento scientifico delle proprietà della pianta sono state ampiamente riconosciute le qualità curative che sono molte. Il contenuto di caffeina presente nel cacao è utilizzato per la cura del mal di testa e per l’asma come broncodilatatore. Inoltre, l’alto concentrato di polifenoli aiuta ad abbassare la pressione e la glicemia.

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Come riconoscere il consumatore 4.0, uno studio ne crea l’identikit

Il consumatore 4.0 è il consumatore moderno: sempre più informato e consapevole, cerca l’innovazione e il piacere così come la salute, acquista prodotti certificati ma non si fida più solo di un bollino. A delineare il suo ritratto, l’Osservatorio Cibi, Produzioni, Territorio (Cpt) di Eurispes, Uci e Univesitas Mercatorum, che ha raccolto dati, approfondito fenomeni legati al mercato del mondo alimentare, e osservato come cambiano le abitudini dei consumatori nel Position Paper. Per questo fenomeno, quindi, è stata creata una vera e propria “identikit“: tale soggetto non ha più fame, ma appetito, e questo è saziato nella sua mente più che nella sua pancia. Il consumatore diviene, insomma, un “produttore di significati”.

Lo studio riferito al consumatore 4.0 ci spiega, dunque, l’importanza nel capire le persone, i loro valori e la sfera dei loro desideri. Il consumatore di oggi, “è un misto di antico e contemporaneo, è un consumatore post-moderno che sta ribaltando il proprio rapporto con il consumo: dopo una lunga fase post bellica, nella quale il consumo ha sostanzialmente dominato sulla persona, è maturato un cambiamento di stato che mostra un altro soggetto, che ribalta i termini del proprio esistenziale socio-economico da consumatore-persona a persona-consumatore, attraverso alcuni atteggiamenti nuovi. I consumi delle famiglie rappresentano la quota più importante del Prodotto interno lordo italiano e, in quest’ambito, quelli alimentari pesano l’11% (secondo dati Istat del 2018).